Carlo Ramous – Galleria Il Milione, Milano
DESCRIZIONE
Catalogo della mostra personale di Carlo Ramous tenutasi alla Galleria Il Milione di Milano dal 10 al 24 marzo 1956
Testi
Presentazione mostra alla Galleria Il Milione (Mario Tedeschi) |
Noi veniamo dopo. Dopo il Novecento italiano, dopo Sironi, dopo Campigli e molti altri. Veniamo dopo Léger e gli altri grandi francesi; veniamo dopo Picasso. In architettura siamo ormai di fronte anche ai grandi maestri, ai creatori stessi dell’Architettura Moderna. Anche gli astrattisti sono prima di noi. E di tutti abbiamo ascoltato una parola, una lezione, eppure non siamo dei loro. Noi siamo noi. Chi siamo? Non abbiamo nome; stiamo conoscendoci. Lavoriamo ciascuno per conto proprio eppure già nelle mostre, negli studi, sulle pubblicazioni, ci accade di riconoscerci e, senza avere ancora individuato il linguaggio che ci accomuna, già ci appare l’unico grande scenario entro il qual fatalmente si svolgeranno i nostri drammi: l’epoca nostra nata alla fine della seconda guerra; la seconda metà del secolo. Giudicarla non ci interessa; in quanto artisti, non siamo giudici; siamo testimoni. Se le nostre opere, le cui premesse nascono pur sempre dal glorioso primo mezzo secolo, non indugeranno su discorsi, atteggiamenti, maniere già scontate, ma senza falsi pudori, diranno chiaramente la nostra parola, noi saremo noi. E già lo siamo. E Carlo Ramous, scultore, è certamente uno dei nostri. È di lui che io architetto voglio parlare e mi si perdoni se lo faccio in maniera forse non ortodossa. Non sono un critico: ho lavorato e lavoro con lo scultore Carlo Ramous e quindi parteggio per lui. Siamo due di noi che si sono trovati e proseguono di conserva. […] Si giunge così alla attuale mostra personale nella quale Ramous ha accolto gli esempi più significativi dell’opera sua e gli ultimi risultati della sua esperienza. Ma se importante è ciò che ha fatto ancora più importante è quello che sta facendo. La sua storia è racchiusa, si può dire, tra due statue delle molte che espone nella sua personale alla Galleria del Milione: la Mondina e la Grande donna seduta. L’artista non ha temi: ha “il tema” e il nostro tema (e quindi quello di Ramous) è l’Uomo; e su questo tema, diremo, Ramous ha costruito o meglio ricostruito. Tutte le sue statue veramente “stanno”. Come “sta” un ordine architettonico. Da qui poi è partita l’attuale ricerca di Ramous che oggi è nel suo pieno sviluppo. Egli non ha rinunciato alla classica statica delle sue statue (con intenzione ritorno sull’etimologia della parola) ma le superfici si sono spezzate, la luce creatrice dello spazio ne è penetrata nella materia dandole nuova vita, tanto più fremente in quanto contenuto sempre nel disegno classicamente chiuso. Si guardino quei petti, quei torsi di donna, dove i brevi piani e le aspre convessità sono presaghi di respiro vitale. Non posso poi omettere di accennare al nostro incontro: ritengo che sia importante per Ramous quanto lo è per me. Che un architetto e uno scultore abbiano potuto impostare un linguaggio comune tanto da creare opere nelle quali l’architettura e la scultura pur rimanendo assolutamente se stesse, siano tanto intimamente fuse da far sì che l’una senza l’altra e viceversa perdano ogni significato, mi sembra un evento degno di nota. Non è qui luogo per soffermarsi sulle premesse e sulle conseguenze di queste esperienze che sono in pieno sviluppo; le presenteremo a suo tempo. Comunque il mio discorso è tronco, ed è logico che sia così; non si può mettere una chiusa a un dramma all’inizio dell’azione; seguiamo con attenzione l’opera di Carlo Ramous scultore. |
SCEDA TECNICA LIBRO
Titolo: Carlo Ramous – Galleria Il Milione, Milano
Sottotitolo:
Autore/Autori: Mario Tedeschi
Anno di pubblicazione: 1956
Curatore: Mario Tedeschi
Formato: 29,7 x 32,5
Pagine:
N. Illustrazioni:
Rilegatura:
Lingua: Italiano
ISBN/EAN:
Prezzo: