1989 – La Scultura per la Città. XXV Biennale d’Arte Contemporanea Città di Alatri
Descrizione della mostra
“La Scultura per la Città. XXV Biennale d’Arte Contemporanea Città di Alatri”, piazza Santa Maria Maggiore, Acropoli e Mura Poligonali esterne, Alatri, settembre – 19 novembre 1989.
Il Progetto Sculture per una Città – articolandosi lungo un percorso urbano comprendente diverse caratterizzazioni d’uso, include al suo interno, accanto a funzioni e competenze di revisione storica con opere cronologicamente scandite tra gli anni ’60 e gli anni’80, la necessità di una originaria entità di confronto, il ‘territorio’. Precedentemente allo specìfico confronto con i valori e le realtà incluse nel concetto di città, tra urbanistica, architettura, una materia ben più indefinita ma con il suo carico di valori ereditati e depositati nel termine riassuntivo di ‘territorio’ appare alla base di ogni impegno espressivo e quindi di collocazione ed insediamento.
All’origine dell’esposizione Borderland del febbraio 1989, pur non predisposta su un territorio urbano predeterminato ed allo stesso momento veniva accolto il ‘contenitore’ museale secondo le diverse regole e soluzioni dell’interrelazione ed interferenza tra le opere, complessivamente caratterizzate dal forte dato polimaterico e quindi di manufatto, relatore cioè di componenti e rimandi vivacemente collegati-estrapolati dalle realtà antropologico-quotidiane.
Nasceva un percorso-foresta caratterizzato non da separatezza ma da conflittualità dove ogni valore si arricchiva di nuovi dati ed attribuzioni in fase di movimento del punto di osservazione, con mutamento del paesaggio e delle sovrapposizioni; un percorso-territorio eretto dai singoli manufatti, per gli autonomi apporti, e per il loro confluire nel concetto di insieme,e quindi di realtà, nell’attribuzione infinita del suo significato.
Il territorio è quindi la realtà, tra staticità ed evoluzione , caducità e rinnovamento, ed è da essa ed in essa, nei suoi valori immensi, che l’attuale elaborazione creativa e quindi quella critica deve riconoscere di confrontarsi ed ancora di appartenere; coscienza del territorio in fase di elaborazione e progettazione, produzione ed installazione diventa una esigenza impellente di chiarezza che anticipa significatamente le specificità della sede espositiva, nel caso in oggetto, la città.
brano tratto dal catalogo della biennale
Foto e video mostra
Opere esposte
Location
piazza Santa Maria Maggiore, Acropoli e Mura Poligonali esterne